La commissione parlamentare per gli affari economici respinge la bozza del disegno di legge che avrebbe portato ad un divieto trasversale del mining in Europa. Passa la linea morbida che impegna però la Commissione Europea ad un intervento legislativo
di Andrea Bai pubblicata il 15 Marzo 2022, alle 09:41 nel canale Web
Nel corso della giornata di ieri si è tenuta la votazione presso la
commissione per gli affari economici del Parlamento europeo relativo al
disegno di legge Markets in Crypto Assets (MiCA), che ha lo scopo
di strutturare un contorno normativo per le criptovalute e i cripto-asset
in generale.
MiCA è composto da 126 articoli, in abbinamento ad un piano per la
loro messa in atto da parte delle istituzioni dell’Unione Europea e degli
Stati membri. Si tratta di un disegno di legge che va a toccare numerosi
aspetti legati alle criptovalute, dalle stablecoin al mining, dagli NFT
alla finanza decentralizzata (DeFi).
Il punto cruciale della votazione di ieri è stato rappresentato da
differenze chiave tra due versioni di bozza all’esame della commissione,
una delle quali comprensiva di alcuni passaggi che avrebbero potuto vietare
trasversalmente qualsiasi operazione avente a che fare con criptovalute
basate sul meccanismo di consenso conosciuto con il nome di Proof of
Work, poiché ritenuto troppo esigente dal punto di vista energetico,
come avevamo indicato nella notizia: L’Europa
si pronuncia oggi sulle criptovalute: nel mirino i consumi energetici.
Erster Etappensieg bei #MiCA
im Ausschuss! Mit der Annahme meines Vorschlags haben die Mitglieder
den Weg geebnet für eine zukunftsorientierte Krypto-Regulierung. Nun
gilt es, den Bericht auch als Ganzes in Schlussabstimmung anzunehmen
& starkes Signal für Innovation zu setzen. Stefan Berger (@DrStefanBerger) March
14, 2022
Riassumendo, una delle due bozze avrebbe imposto degli
obblighi che sarebbero stati di fatto impossibili da applicare e
rispettare per molte blockchain, portando quindi ad un loro divieto. La
votazione ha comunque visto bocciare la bozza più rigida, con 32 voti
contrari e 24 voti a favore.
La versione più “morbida” del disegno di legge MiCA proseguirà ora il suo
iter presso le altre istituzioni UE, senza contenere al suo interno alcun
divieto relativo alla Proof of Work. La bozza però impegna la
Commissione Europea di presentare una proposta legislativa entro l’1
gennaio 2025 in maniera tale che “qualsiasi attività di mining di
criptovalute” possa essere inclusa nella tassonomia della finanza
sostenibile dell’Unione Europea.
Vi è quindi la possibilità che entro la data citata il mining di
criptovalute possa essere considerata un’attività insostenibile e pur non
rischiando un divieto trasversale, resterebbe al di fuori, in tal
caso, delle azioni di supporto e di investimento da parte di aziende e
governi europei.
Il disegno di legge MiCA verrà ora preso in esame da parte del Parlamento
Europeo, dalla Commissione Europea e dal Consiglio dell’Unione Europea nel
consueto formato di trilogo informale.